Dichiarazione di contrarietà ai compiti
Quello che segue è un modello utilizzabile per dichiarare la propria contrarietà ai compiti, che ho preparato su impulso di Katia Lucia (grazie!), da “trattare” oculatamente con tutta la prudenza del caso; molto meglio se fosse sottoscritto da un numero consistente di genitori della classe, dai rappresentanti negli organi collegiali, dal Comitato genitori…Alla c.a. del Dirigente Scolastico dell’ I.C._______________________e p.c. Al Presidente del Consiglio di Istituto_______________________OGGETTO: Dichiarazione di contrarietà ai compiti.Gentile dott./ssa ________________________,con la presente siamo a comunicare la nostra contrarietà all’assegnazione dei compiti sia nei giorni feriali che durante le vacanze (natalizie, pasquali ed estive), per le ragioni sinteticamente riportate nel Manifesto della Campagna: “Basta compiti!” (in allegato), promossa dal Dirigente scolastico Maurizio Parodi e sostenuta da eminenti studiosi (si riportano, in calce, alcuni nominativi) alla quale abbiamo aderito convintamente, sottoscrivendo anche l’omonima petizione(change.org)che ha superato le 35 mila firme.La preghiamo di consultare il sito: www.bastacompiti.itper avere contezza della serietà delle motivazioni addotte, della qualità della documentazione raccolta, dell’autorevolezza dei sostenitori della campagna e della validità delle esperienze compiute dagli oltre 800 “Docenti a Compiti Zero”, di ogni ordine e grado, che quotidianamente operano nelle condizioni di normale (e non sempre agevole) esercizio delle scuole pubbliche del nostro Paese.Siamo convinti, come dimostrano esperienze di eccellenza europea, e le testimonianze dei docenti italiani appena menzionati, che una scuola senza compiti sia possibile e auspicabile al fine di promuovere lo sviluppo integrale degi studenti, il loro benessere psico-fisico, l’acquisizione delle competenze, formali e informali, di cittadinanza, e una sana, “naturale” motivazione all’apprendimento.Attendiamo un Suo riscontro ringraziandola per la cortese attenzione.I genitori dello studente ________________________________________________ ___________________________Sostengono la Campagna:“Basta compiti!”Italo Bassotto-Saggista, Formatore, già Ispettore tecnico MIURGianluca Campana – Psicologo, Psicoterapeuta, Professore di Psicologia generale all’Università di PadovaLara Cardella – Docente e ScrittriceAlessandro Dal Lago – Sociologo e saggista, già Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Genova Gabriella Falcicchio – Ricercatrice e Docente di Pedagogia all’Università di BariPaolo Ferri – Professore di Tecnologie Didattiche e Nuovi Media all’Università “Bicocca” di MilanoLuca Guzzetti – Docente di Sociologia della Comunicazione all’Università di GenovaDario Ianes–Professore di Pedagogia e Didattica Speciale all’Università di Bolzano, e co-fondatore del “Centro Studi Erickson” di TrentoMarco Isopi – Professore di Matematica all’Università “La Sapienza” di RomaFranco Lorenzoni –Docente, scrittore e fondatore della “Casa Laboratorio di Cenci”Paolo Mottana – Professore di Filosofia dell’Educazione e di Ermeneutica della Formazione all’Università “Bicocca” di MilanoElena Motti – Professore di Chimica all’Università di ParmaGiuseppe Paschetto – Docente (Global Teacher Prize 2019)Mario Pireddu – Professore di Didattica, Pedagogia Speciale e Ricerca Educativa all’Università della TusciaGiacomo Stella – Psicologo e Psicolinguista, già Professore di Psicologia Clinica all’Università di Modena e ReggioCristina Zucchermaglio– Psicologa e Professore di Psicologia Sociale all’Università “La Sapienza” di Roma
Dirigente scolastico di lungo corso, vive a Genova e si occupa di ricerca e formazione in campo socio-pedagogico, non ancora rassegnato all’impermeabilità degli apparati educativi. Fondatore, amministratore e portavoce del gruppo Basta Compiti, ha pubblicato numerosi articoli e alcuni saggi, tra i quali: «Basta Compiti, non è così che si impara» (Edizioni Sonda), «Non ho parole. Analfabetismo funzionale e analfabetismo pedagogico» (Armando), «Così impari. Per una scuola senza compiti» (Castelvecchi)
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