Testimonianza di Vincenzo Pignetti
Ciao, non so se la mia testimonianza può servire a qualcosa ma ci tengo comunque ad esprimere le mie opinioni, visto sopratutto che non vedo post di studenti su questo gruppo se non di genitori.
Sono uno studente della terza media, abito ad Aversa e posso confermare che noi studenti veniamo costretti ogni giorno a studiare (a casa) più di quattro ore.
È impossibile, credetemi.
È impossibile *vivere* con questa oppressione psicologica.
Noi ragazzi studiamo sei ore a scuola e quando torniamo (ovvero alle due) dobbiamo già riprendere lo studio per assicurarci una possibile uscita con gli amici o in famiglia verso le sette di sera.
Questo perché? Perché le prof in classe non hanno mica tempo per far anche imparare la spiegazione ai ragazzi, loro possono solo farli esercitare. Anche se il tempo per whatsappare e fare chiamate ce l’hanno.
Il peso dello zaino? Con la divisione dei libri è arrivato a 11 chilogrammi. Quando per legge non potrebbe superare il 10% del peso corporeo (Ministero della Salute)
Io personalmente scrivo e ultimamente non riesco più a dedicare tanto tempo alla mia passione, alla mia arte, quello che lo stato dovrebbe T-U-T-E-L-A-R-E.
Oggi, se sei uno studente, infatti, non puoi fare sport, non puoi uscire e non puoi seguire i tuoi hobby. Sei uno schiavo a tutti gli effetti. Sei un numero, sei una tabella di confronto tra nord e sud. Sei un business per l’istituto in cui ti trovi.
Tutto questo deve finire. Io nel mio comune ci sto provando, e si può dire, che ci sto riuscendo.
Ho poco fa presentato agli assessorati competenti della mia città una richiesta di tavolo di discussione tra studenti e comune, che è stata approvata. Non si è ancora organizzato nulla, ma prima o poi sono sicuro che si riuscirà a mettere in atto quanto promesso.
Sul mio Instagram quotidianamente condivido informazioni sui diritti degli studenti. Ci ho scritto un libro (che non mi metto a spammare qui).
Io so come può andare avanti questo gruppo e ve lo dico apertamente.
Servono più studenti e meno genitori.
I genitori infondo, anche provandoci, non riescono a capire cosa prova realmente uno studente quando si ritrova due capitoli da studiare, o comunque non può testimoniare la vera e propria oppressione psicologica continua che si vive in classe.
I compiti non sono distruttivi solo alle elementari, anche alle medie ed alle superiori. Non parlate sempre di bambini, qui ci sono in ballo anche i ragazzi, qui c’è in ballo IL FUTURO dell’Italia.
E pensare che basterebbe adottare il sistema anglosassone.
Grazie per la vostra attenzione.
Aggiornamento 21/11/2019
In questa testimonianza ho riportato la mia esperienza in prima persona accompagnata da vari episodi generici, accaduti anche ad altri individui. Libertà di parola e di divulgazione, ricordiamolo oggi che si festeggiano i 30 anni per i diritti del fanciullo.
Vincenzo Pignetti 18 novembre 2019 https://www.facebook.com/groups/643743305723538/permalink/2453942534703597/
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